Sunday, February 14, 2016

HW4: Etimologia della macchina

Catodo

Il catodo è uno dei due elettrodi che fanno parte di molti dispositivi elettronici che studio.
La storia del suo nome è curiosa.
Catodo viene dal greco kathodos ovvero discesa.
Il buon Faraday, intento nello scrivere uno dei suoi importanti paper sull'elettrolisi, aveva bisogno di nomi nuovi per identificare le componenti della sua cella elettrolitica. Si rivolse dunque allo studioso William Whewell che gliene suggerì alcuni.

Rappresentazione di una cella elettrolitica.
In alternativa qui troverete l'agghiacciante disegno originale di Faraday

In quel paper Faraday disse che la corrente elettrica attraversava l'elettrolita (ovvero il bagno in cui sono immersi gli elettrodi) da est a ovest e come mnemotecnica per ricordarselo fece l'analogia col percorso del Sole sulla Terra. L'ovest è dove il sole scende e tramonta, la odos (via) kata (all'ingiù), il catodo per l'appunto. Per simmetria l'anodo (salita in greco) è dove sorge il Sole.

Da Wikipedia


Magnetron sputtering


E' una delle tecniche di deposizione utilizzata per fabbricare dispositivi elettronici.
To sputter viene dal Middle English sputren e significa schizzare, sputare, vomitare.
Durante il processo, infatti, il materiale è bombardato da elettroni o ioni pesanti ad alta velocità che causano la sua erosione. Gli atomi dal materiale sono spruzzati via in tutte le direzioni tra cui quella del substrato sui chi si depositano.

Magnetron è l'unione di magnet e electron. Serve per creare un campo magnetico vicino al materiale da sputterare per aumentare l'efficacia del bombardamento.
Magnete viene dal greco magnetes lithos, pietra di Magnesia che è una regione dell'Asia Minore nota per i depositi di magnetite, un materiale ferroso. 
Sempre dal greco, elettrone (elekton) significa ambra, visto che l'ambra se sfregata genera un campo elettrostatico che attrae piccoli oggetti.

Da Wikipedia

LAMMPS (Large-scale Atomic/Molecular Massively Parallel Simulator)
Uno dei programmi utilizzati per le simulazioni di dinamica molecolare.
L'acronimo è un riferimento alla parola inglese lamp che come si legge dal sito è un dispositivo che genera luce, calore e radiazioni terapeutiche; qualcosa che illumina la mente o l'anima.






No comments:

Post a Comment